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I tesori della Fondation Napoléon

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I tesori della Fondation
Napoléon in mostra a Roma

Ha inaugurato il recente restauro e ampliamento del Museo Napoleonico di Roma, un’importante esposizione dal titolo Napoleone. Fasto Imperiale, con 200 opere della Fondation Napoléon, del Musée dell’Armée, della Malmaison e di collezione privata francese. Resterà aperta fino al 25 maggio 2008 ed è curata da Giulia Gorgone e Maria Elisa Tittoni, con catalogo Sillabe.
Emilia Dodi

   

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La Fondation Napoléon è stata creata nel 1987 e riconosciuta di pubblica utilità. Martial Lapeyre (1904-1984), grande studioso e amante di Napoleone, raccolse numerosi oggetti appartenuti anche alla famiglia, che lasciò in legato. La Fondation dal 1990 ha iniziato ad arricchirla, ampliandola con nuove acquisizioni.Tra gli oggetti più importanti è la collezione di porcellane di Sevrès che è stata, nel tempo, arricchita con altri pezzi che ora sono esposti per la prima volta in Italia, in occasione diquest’esposizione. Tra questi sono da annoverare, in teca nella prima sala, due importanti vasi acquisiti nel 2002, di cui uno decorato da Gérard con la figura di Napoleone I in veste di Sacre e l’altro étrusque con il battesimo dell’Aiglon.

Manifattura di Sèvres, Vaso ‘étrusque carafe’, fondo blu, con la medaglia del battesimo del Re di Roma, 1812, porcellana dura, bronzo dorato

Ma di Sèvres sono anche i bellissimi piatti del servizio personale di Napoleone, due dei quali di recente acquisto, che celebrano la visita a Venezia nel 1807 e la regata in Canal Grande.
Molto interessanti, sempre in teca, i due servizi da viaggio della Duchessa d’Otranto e della Duchessa di Dalmazia.
Bellissima la serie di orologi da tasca con miniature a smalto e le tabacchiere.Sempre in teca, c’è la serie delle tabacchiere dell’Imperatore alle quali teneva moltissimo, adattandole all’abbigliamento giornaliero.

 

Scatola con la cifra di Napoleone, oro, diamanti, punzone d’orafo illeggibile

Importanti gli acquarelli di Pierre-François Leonard Fontane che documentano le varie fasi dell’incoronazione, nonché il disegno preparatorio per il quadro Le Sacre di Jacques-Louis David. La sala dedicata all’Imperatrice Giuseppina ha per sfondo un suo grande ritratto dove si nota che indossa la particolare parure in oro e malachite, esposta in teca con altri oggetti.

Nitot et Fils (attr.), Parure in malachite, Epoca Impero, oro, malachite, perle

Altra grande tela di Bozo, Lefebre e Vernet, ritrae Napoleone e Berthier. C’è l’uniforme indossata nella battaglia di Marengo, nonché il vessillo della Grande Armata.

Joseph Boze (1745-1825), Robert Lefèvre (1755-1830), Carle Vernet (1758-1836), Il generale Bonaparte e il suo capo di stato maggiore il generale Berthier alla battaglia di Marengo, 1801, olio su tela

L’ultima sala è dedicata al declino. Qui ci sono due nécessaires dell’Imperatore, uno per la cura dei denti e l’altro quello da toilette che impiegò a Austerliz. In teca il suo ultimo copricapo, ed una sua grande raffigurazione ad olio che lo ritrae seduto e pensoso.
Sono in mostra tanti splendidi oggetti che sarebbero bastati per due esposizioni, purtroppo le didascalie, pur eleganti, sono ben poco visibili.
Una mostra da non mancare,che si trasferiràdal 12 giugno 2008 nelle due sedi dell’isola d’Elba, restaurate all’uopo.
Emilia Dodi

Delaroche (1797-1856), Napoleone I a Fontainebleau il 31 marzo 1814, olio su tela, 1840