A volte ritornano. E il loro ritorno a volte, fa piacere, come quello di Giovanni Rocca, il maresciallo più amato dagli italiani, che Gigi Proietti ci riproporrà in una miniserie lunedì 3 e martedì 4 in prima serata su Raiuno. Dopo dodici anni dalla sua comparsa sugli schermi televisivi e cinque appassionanti serie ‘Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia’ tratto dall’omonimo romanzo di Laura Toscano e Franco Marotta (ideatori e autori di tutte le vicende del maresciallo Rocca), è un originale viaggio all’indietro nella memoria, provocato da un funerale molto speciale, quello di Pietro, a cui sono legati buona parte dei ricordi dell’adolescenza del maresciallo. Mariangiola Castrovilli
Dopo dodici anni dalla sua comparsa sugli schermi televisivi e cinque appassionanti serie ‘Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia’ tratto dall’omonimo romanzo di Laura Toscano e Franco Marotta (ideatori e autori di tutte le vicende del maresciallo Rocca), è un originale viaggio all’indietro nella memoria, provocato da un funerale molto speciale, quello di Pietro, a cui sono legati buona parte dei ricordi dell’adolescenza del maresciallo.
Veronica Pivetti
All’uscita della chiesa Rocca rincontrerà Benedetto(Giancarlo Giannini) ed Elisa(Caterina Vertova) che non vedeva da tanti anni. Lui il suo migliore amico che gli ha sottratto e poi sposato Elisa il suo primo amore mai dimenticato. Ricordi ed emozioni hanno il sopravvento e non solo quelli che il lutto ha provocato, ma c’è qualcosa che non torna…sebbene il referto della morte di Pietro sia di morte naturale, Rocca comincia a nutrire dei sospetti…. Proietti, questo ritorno….
Gigi Proietti e Veronica Pivetti
“Inevitabile visto che Rocca come si dice a Roma è praticamente sdraiato sul…titolo… Scherzi a parte, questo ritorno era soprattutto il desiderio di ricordare Adriano Ariè, a cui si devono le cinque serie de Il maresciallo Rocca, che, come ricorderete prese il via su Rai 2 con record d’ascolti eccezionali.
I collaboratori del maresciallo Rocca
Continuiamo allora con i suoi figli Guglielmo e Azzurra Ariè, produttori insieme a Rai Fiction di questa miniserie, due puntate assolutamente giuste per sviluppare tutti i temi del romanzo in un film denso di clima, così importante dal punto di vista del racconto”. Il cast per questo viaggio nella memoria con delitti, vede accanto a Proietti oltre a Giannini e alla Vertova, Sergio Fiorentini, Mattia Sbragia, Massimiliano Pazzaglia, Mario Scaccia, Veronica Pivetti diretti da Fabio Jephcott che ha girato questo film in due puntate in pellicola 35mm e non a 16mm come per le serie precedenti, appunto per sottolineare la qualità dell’immagine ed il fascino dell’ambientazione da Viterbo a Roma.
Gigi Proietti
Proietti il suo rapporto con Rocca, Stallone la settimana scorsa ci ha detto che il solo pensiero di chiudere con Rambo lo fa entrare in depressione…. “Forse lei non sa che sono io a doppiare Stallone per cui se fossi in lui sarei contento, visto che era proprio faticoso. In quanto a Rocca, è un personaggio che mi fa piacere rincontrare come se fosse un vecchio amico, diciamo meglio..cliente, perché c’è un rapporto di simpatia e di affetto nei suoi confronti”.
Giancarlo Giannini e Gigi Proietti
Ma cos’ha di particolare il suo maresciallo? “Rocca non è un’entità a se stante ma un team. E poi c’è l’invenzione di un luogo in cui convivano tante persone, nel nostro caso la Stazione dei Carabinieri e quindi la possibilità di raccontare tante storie. Ci vuole però sempre uno spunto che dia originalità”.
Gigi Proietti, Giancarlo Giannini e Caterina Vertova
Altra novità è che per la prima volta due grandi attori come Proietti e Giannini recitano insieme, con grande soddisfazione reciproca. Gigi, vi conoscevate prima?
Gigi Proietti e Giancarlo Giannini
“Gianninilo amavo fin dai tempi di Zeffirelli, era la grande promessa delle scene italiane. Ci sono begli attori adesso in Italia, e lui è uno di quelli. Poi però abbiamo avuto poche occasioni di incontrarci perché siamo ambedue poco festaioli, però ci conosciamo. Mi piacerebbe che Giancarlo facesse un po’ di teatro, perché lui fa più cinema e non solo in Italia, mentre io sono più stanziale ed ho un saldo rapporto con la mia città”. Mariangiola Castrovilli