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[REC]: – Mentre voi dormite… la paura è in diretta |
Dopo i successi internazionali dei suoi Nameless e Darkness, il regista spagnolo Jaume Balagueró ha deciso quest’anno di stupire tutti dirigendo a quattro mani un film fuori dagli schemi insieme all’amico e collega Paco Plaza, alla sua opera seconda dopo l’ottimo esordio di Second Name. :[REC], è infatti, un horror estremo e pervasivo, a metà strada tra il puro intrattenimento e una rappresentazione agghiacciante dei media odierni incarnati, da una generazione di giornalisti d’assalto votati allo scoop ad ogni costo. Alessandro Pauciullo |
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Ángela, una giovane reporter televisiva e il suo cameraman, stanno girando un reportage sull’operato dei pompieri di Barcellona, nella speranza di una grande storia da raccontare. |
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Quando la stazione riceve una chiamata notturna di soccorso da parte di un’anziana signora rimasta intrappolata nel suo appartamento, quello che sembrava essere un intervento di routine si trasforma inaspettatamente in un vero e proprio inferno e la serie degli eventi prenderà una piega agghiacciante. Arrivati sul posto i pompieri, insieme alla troupe televisiva, dapprima assistono ad una scena terrificante di aggressione e successivamente rimangono intrappolati all’interno dell’edificio dove è scoppiata un’orribile epidemia. |
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Le autorità dispongono la quarantena dell’intero edificio per evitare la propagazione di uno strano virus che si trasmette mediante la saliva e fa sì che chi ne venga colpito attacchi chiunque gli stia vicino per divorarlo. Ecco allora l’adrenalina cominciare a scorrere, il ritmo farsi sempre più incalzante tra fughe trafelate ed urla disumane e non rimane altro da fare che correre, scappare, sopravvivere ma… non smettere mai di registrare. |
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Ad inaugurare la sezione “Fuori Concorso – Venezia Notte” alla 64ma Mostra del Cinema di Venezia è stato proprio REC, un horror che attinge molto dal genere splatter e realizzato con un uso elevatissimo di piani sequenza, ma vista la natura della pellicola, non poteva essere altrimenti. REC abbandona l’approccio narrativo consuetudinario e catapulta lo spettatore in presa diretta all’interno di una storia agghiacciante, sorprendendo per il senso di impotenza e isterismo di cui è impregnato; capace di sostituire al raccapriccio più gratuito l’angoscia prima e il terrore poi dello spettatore, in una concezione che sembra riportare alla vera essenza del cinema horror. |
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Una nota di merito va assegnata a Pablo Rosso, direttore della fotografia, che si è messo in gioco in prima persona imbracciando la telecamera a mano e recitando nel film la parte del cameraman, personaggio importantissimo in quanto perno della narrazione ma di cui paradossalmente non riusciamo mai a vedere il volto. |
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Anche se la sceneggiatura sembra non essere il punto di forza della pellicola in quanto legata a doppio filo ad una sorta di macrosequenza che si ripete più e più volte (esplorazione-morso-infezione-attacco-fuga), il duo Balagueró – Plaza ha il merito indiscutibile di non far crescere nello spettatore quel senso di noia e di già visto che ci si potrebbe aspettare, grazie soprattutto a una messa in scena efficace e ben congegnata, capace di tirar fuori tutte le potenzialità insite nella camera a mano e di assalire letteralmente il pubblico con immagini scioccanti e disturbanti. Alessandro Pauciullo |
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